AGD Piemonte e Valle d'Aosta è lieta d'accogliere come testimonial Giorgia Cavalli, tanta gioia di vivere, grinta e determinazione in una ragazza che a soli quindici anni ha già molto da trasmettere
Ciao mi chiamo Giorgia Cavalli e a 11 anni mi è stato diagnosticato il diabete di tipo 1.
In quel momento la mia vita è stata stravolta completamente e ho sentito tutto il peso di questa nuova difficoltà sulle mie spalle.
Con il passare del tempo però è cambiato tutto. Ho capito che la mia vita mi stava mettendo alla prova per vedere se voglio solo sopravvivere, o vivere proprio come desidero.
Mi sono accorta che i ragazzi col diabete hanno qualcosa di speciale: se voglio veramente essere felice devo tirare fuori più grinta di quanta ce ne debbano mettere gli altri, mi piace questa cosa, perché mi sento sempre messa alla prova e ho deciso di dimostrare a me stessa che posso fare tutto quello che voglio.
Ho imparato a vedere il diabete come un mio punto forte, non come un qualcosa che mi impedisse di essere come gli altri ragazzi, perché io lo so di essere diversa, tutti i ragazzi col diabete sono diversi, abbiamo tutti una marcia in più: impariamo a cavarcela sempre, ad essere felici di ogni piccola cosa che ci succede, vediamo la bellezza anche nelle cose più piccole. Per questo, se dovessi dare un consiglio ai ragazzi all’ esordio, direi loro di essere fieri di quello che sono, e di godersi ogni secondo.
Il mio sport è l’arrampicata sportiva e mi ha aiutato molto a crescere e ad affrontare i piccoli problemi di tutti i giorni. Quando arrampico mi metto in discussione ogni volta, mi porto a quello che penso sia il mio limite, per poi superarlo e accorgermi che sono più forte di quello che credevo. Ho sempre trovato tutto questo come una meravigliosa metafora della vita che mi ripeto ogni giorno un po’ come la mia filosofia personale.
L’arrampicata mi ha aiutato a vivere insieme al diabete, trasformandolo in una spinta per tirare fuori la vera Giorgia, la Giorgia che voglio essere sempre, innamorata della vita.